Che si tratti di sbarchi di immigrati in Italia (o in Albania), di denatalità o di sostenibilità del sistema pensionistico o del welfare, una cosa è certa: la demografia, con le sue implicazioni economiche e politiche, sta vivendo un momento di grande popolarità nel dibattito pubblico italiano.
Come arcinoto, simili scoperte modaiole non sono affatto garanzia di analisi rigorose, bensì sono di solito un ottimo viatico a superficiali risse polarizzanti.
Per offrirvi un‘alternativa a questa deriva, e al contempo cogliere il “momentum” della demografia, nella puntata settimanale di “Economia per tutti” ospitiamo il professor Alfonso Giordano (@AlfoGior per chi bazzica X), demografo e geografo, docente ad Unicusano e Luiss , da sempre attento alle ricadute economico-politiche delle sue discipline.
La chiacchierata con Alfonso si è rivelata una miniera di analisi ed informazioni, tanto che, al momento di lasciarlo, lo abbiamo già “prenotato” per una seconda, indispensabile puntata.
Alfonso Giordano racconta la demografia con torrenziale entusiasmo e, insieme, con un certo disincanto.
E’ consapevole, lo si avverte chiaramente, che la demografia, al di là delle mode del momento, è scienza scomoda, fastidiosa. Perché la demografia implica scenari di lungo periodo che richiederebbero qui ed ora scelte impopolari e rispetto ai quali ci piace invece riscoprirci tutti keynesiani di comodo (“nel lungo termine saremo tutti morti”), fingendo di ignorare che quegli stessi scenari si formano step by step ogni giorno. Perché, inoltre, la demografia richiederebbe a paesi ormai vecchi, con platee politiche formate in larga prevalenza di anziani, di pensare e decidere in funzione dei più giovani.
Con Alfonso abbiamo svolto un’affascinante ricognizione di tutti i principali profili che rendono la demografia di così stringente attualità.
E’ realistico pensare di poter ripristinare il rapporto lavoratori/pensionati di qualche decennio fa?
Perché la fertilità è una leva così difficile da attivare per invertire il trend demografico di un paese vecchio?
Cosa ci insegna la vicenda cinese, dalla politica del figlio unico all’attuale frettolosa marcia indietro, sui limiti della pianificazione e sulla scarsa influenzabilità della demografia?
Perché qualunque politica di immigrazione e di integrazione, finalizzata a compensare i cali demografici, è pressoché sistematicamente votata al fallimento?
Perché, infine, sembra impossibile sottrarsi, se non in contesti del genere di “Economia per tutti”, ad una discussione polarizzata e fideistica sui temi connessi alla demografia?
Per arrivare preparati alla seconda chiacchierata con il professor Giordano, non vi resta, quindi, che andare sulla vostra piattaforma preferita.
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Demografia e governo