Alieno Gentile
Economia per Tutti - Piano Inclinato
Le mappe del tesoro. Con Maurizio Mazziero
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Le mappe del tesoro. Con Maurizio Mazziero

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La mappa del tesoro più prezioso del mondo | GQ Italia

La mappa del tesoro. Ingrediente fondamentale di ogni fanciullezza che si rispetti. Nella prosaicità dell’età adulta sfumano le fantasticherie, ma rimane il concetto: la caccia alle ricchezze nascoste, cioè alle materie prime, è una variante fondamentale dell’economia e dei suoi intrecci con la geopolitica.

Di più: per Maurizio Mazziero, analista finanziario esperto di materie prime, la geopolitica delle materie prime è la vera sfida strategica del XXI secolo, il tavolo su cui si giocherà la supremazia nei decenni a venire. E proprio “Mappe del tesoro” è il titolo del volume che Mazziero ha pubblicato, per Hoepli, insieme al giornalista Paolo Gila.

Tutto troppo intrigante per noi di “Economia per tutti”, sempre a caccia di bussole e mappe per capire cosa e come muove l’economia, cioè il tutto. Mazziero, dunque, candidato naturale ad essere ospite di una delle nostre chiacchierate, come puntualmente avvenuto questa settimana.

Con un racconto chiaro ed accattivante, il nostro ospite ci ha guidati nella comprensione di un quadro della circolazione delle materie prime completamente stravolto dalla guerra all’Ucraina e dalle conseguenti sanzioni adottate dall’Occidente nei confronti della Russia. Quando cambiano i fornitori, quando non tutti comprano più da tutti, tutti gli schemi saltano.

E’ la geopolitica a dettare le scelte, anche di rottura, ma Mazziero ci mette in guardia su un è punto: non esistono partner, fornitori, relazioni che si possano considerare “neutri” quando si tratta di materie prime. Gli angioletti asessuati non sono di questo mondo.

Si pensi alle forniture di gas per l’Italia. La Russia era un fornitore collaudato: ci vendeva gas in maniera continuativa, sicura, a basso costo.

Poi Putin getta definitivamente la maschera con l’invasione dell’Ucraina, la Russia diventa fornitore impresentabile, lo smettere di rifornirsi da Mosca elemento fondamentale delle sanzioni economiche. Decisione inevitabile, sacrosanta, ma che deve accompagnarsi alla consapevolezza che anche i nuovi fornitori non sono gigli di campo privi di compromissioni geopolitiche: l’Algeria, partner militare di Mosca, l’Azerbaigian che a settembre dello scorso anno ha di fatto cancellato dalle cartine il Nagorno Karabakh armeno e secessionista. Oppure si pensi al gas naturale liquefatto: lì il nostro principale fornitore è quel Qatar che ospita i vertici di Hamas e che negozia per conto di essi con Israele e USA.

Tutti questi fornitori sono affidabili? Lo saranno anche in futuro?

Il grande gioco del cambio di fornitori innescato dall’attacco all’Ucraina, prosegue il racconto di Mazziero, ha finora due grandi vincitori: gli Usa che massimizzano la grande intuizione del fracking ed ora vendono molto più gas in sostituzione dei russi e la Cina che, viceversa, si è sostituita ai tradizionali clienti di Mosca e compra gas russo pressoché in regime di monopsonio (in pratica il monopolio dell’acquirente).

Cambia chi vende a chi, ma non muta una costante, ci spiega il nostro interlocutore. Ossia: un’economia esiste se ci sono le materie prime, i “tesori”.

La UE se ne è resa conto e perciò ha stilato un elenco di 34 materie prime “critiche”.

Scorrendo questo elenco, rivela Mazziero, un dato balza subito all’occhio: predominano le materie prime di provenienza cinese. O perché la Cina le può direttamente estrarre o perché si è attrezzata per raffinarle. Per non dire del predominio cinese in punto “terre rare”.

La tesi di fondo di Mazziero è che l’Occidente stia perdendo il controllo delle materie prime e che da qui passi, articolandosi poi in Brics e dedollarizzazione, la sfida vincente del Global South all’Occidente e agli USA in particolare.

Questo quadro non convince del tutto, almeno con riferimento agli esiti, il nostro Alieno Gentile e la chiacchierata si arricchisce così di un interessante confronto sul tema.

Chi vi convincerà di più? Lo saprete solo andando ad ascoltare la puntata sulla vostra piattaforma preferita:

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Giulio Massa  

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Conversazioni inclinate tra Manchester e Milano. Con Massimo L'Abbate e l'Alieno Gentile, si parla di economia con un linguaggio chiaro e senza tecnicismi perché l'economia è di tutti.
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