Il varo della legge di bilancio ha squadernato per l’ennesima volta il tema lacerante della spesa sanitaria nel nostro paese. Al netto della consueta, strumentale staffetta che si realizza tra vincitori e sconfitti delle elezioni nel percorrere con simmetrica disinvoltura il percorso tra demagogia e realismo e ritorno, e quindi nell’accusarsi alternativamente di affamare il servizio sanitario, resta che la sostenibilità finanziaria del diritto alla salute, così come ambiziosamente tratteggiato nella nostra carta costituzionale, appare sfida sempre più impegnativa.
Per sottrarci alla polemica di giornata, senza per questo eludere il tema, abbiamo scelto, per la puntata di questa settimana, di spostare l’obiettivo dalla spesa sanitaria propriamente detta al più ampio tema della “economia della salute”, ossia del complicato ed oneroso intreccio tra ricerca, risorse, scelte sull’allocazione delle stesse, produzione e vendita di farmaci, organizzazione del sistema sanitario e molti altri aspetti ancora.
Ad aiutarci nello sbrogliare questa matassa, l’ospite perfetto, alias Aureliano Stingi. Perfetto perché, a dispetto della giovane età, Aureliano assomma nel suo curriculum un variegato mix di esperienze: ricercatore in oncologia molecolare, ma anche appassionato al mondo delle start-up biomedicali nonché efficacissimo e paziente divulgatore scientifico.
In una chiacchierata ricchissima di spunti, abbiamo sfruttato il poliedrico percorso del nostro ospite per abbozzare risposte ad una serie di temi attorno ai quali si giocherà, nel prossimo futuro, la partita dei costi della salute.
Se la grande sfida è quella della predittività delle malattie, a che punto siamo, in termini realmente scientifici e al netto del marketing illusorio, rispettivamente per tumori, patologie neurodegenerative ed eventi cardiovascolari?
Come si sviluppa la scoperta e produzione di nuovi farmaci e vaccini tra tempi di sviluppo propriamente detto e tempi di approvazione?
Qual è il fondamentale ruolo di agenzie regolatorie e SSN nel decidere quali trattamenti terapeutici farci arrivare e a quali prezzi?
Se il futuro, e in parte già il presente, dell’approccio terapeutico è all’insegna di un sofisticato tailor made, che impatto ci sarà sulla crescita dei costi?
Se già oggi non tutti gli accertamenti diagnostici sono disponibili per tutti, si arriverà anche da noi, come già avviene in altri sistemi sanitari, al punto in cui anche l’accesso alle cure costituirà una risorsa limitata?
Le economie di scala e l’introduzione dell’intelligenza artificiale potranno, e quanto, incidere positivamente sulla lievitazione dei costi?
Tra le preziose risposte di Stingi, si coglie anche l’emergere di due accorati appelli. Il primo relativo ad una colossale operazione verità che le classi dirigenti tutte dovrebbero compiere verso i cittadini per renderli adeguatamente consapevoli dei costi della sanità e delle scelte che si dovranno operare. Il secondo incentrato, invece, su quanto, ed è moltissimo, si può fare in termini di prevenzione e di stili di vita affinché l’aumento dell’aspettativa di vita si traduca in invecchiamento in buona salute.
Con questa nostra puntata, contiamo di aver aggiunto un altro mattoncino per far giungere questi messaggi.
E questa volta andare sulla vostra piattaforma preferita per ascoltarci fa pure bene alla salute.
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Economia della salute