Alieno Gentile
Economia per Tutti - Piano Inclinato
Quando il mutuo ce l'ha lo Stato (2a parte)
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Quando il mutuo ce l'ha lo Stato (2a parte)

EpT S04E06

Troppo grande e troppo costoso il debito pubblico italiano per esaurirne la trattazione in una sola puntata di ”Economia per tutti”.

Il tema è quindi al centro anche della chiacchierata di questa settimana. Con un occhio, razionale e senza pretese divinatorie, al futuro.

Dove conduce la traiettoria di un debito pubblico il cui costo assorbe una quota rilevante delle entrate fiscali dello Stato? Oggi quasi il 9% dell’incasso fiscale dello Stato va in servizio del debito, ossia in pagamento degli interessi sullo stesso. Tutti soldi sottratti all’erogazione dei servizi e delle prestazioni pubbliche per le quali paghiamo le tasse.

In prospettiva è ragionevole essere preoccupati., Anche perché la classe politica, a caccia di facili consensi, si divide in sostenitori di due soluzioni entrambe ulteriormente destabilizzanti.

C ‘è chi pensa di poter ridurre il gap tra incassi fiscali e quota di essi destinata a servizi pubblici aumentando le spese. Insomma, dato che il costo del debito sottrae risorse ai servizi pubblici, ne facciamo altro, di debito, per ovviare a ciò. Risultato: il debito aumenta e con esso il suo costo e, nell’illusione di eludere gli effetti perniciosi di un problema, abbiamo ingrandito le dimensioni del problema stesso.

Non meno pericolosa l’idea di tagliare brutalmente le tasse: indebitare ulteriormente lo stato o affamarlo di improvviso è comunque sbagliato.

Sembra un dilemma senza vie d’uscita.   Ma in realtà una soluzione ci sarebbe.

Risiede tutta in una sola, magica parola:crescita. Se l’economia cresce, infatti, il tormentoso rapporto debito-pil migliora da solo, aumentano le entrate dello Stato e correlativamente si riduce quindi la necessità di ricorso al debito.

Geniale, no? Eppure il nostro paese ha un cronico problema di mancata o asfittica crescita.    

E le cose, in un futuro neppure troppo lontano, potrebbero andare anche peggio.

Una realtà lumeggiata moto bene da un recentissimo report di Bankitalia che contiene un numerello potenzialmente devastante: 5,4 milioni. E’il numero di lavoratori che spariranno dal nostro ambiente produttivo da qui al 2040. Tradotto in pil: 9 punti di Pil in meno. Insomma, il disastro totale.

Per fortuna,  è sempre Bankit ad indicare anche le strade attraverso le quali poter invertire questo trend da brivido.

Oltre a politiche per contrastare la crisi demografica, e soprattutto nell’attesa non breve di vedere se e quali effetti producono, c’è un bel pacchetto di interventi che andrebbero realizzati.

Aiutare le donne a lavorare in numero maggiore e per più tempo, creando infrastrutture e  servizi che le sgravino del lavoro di cura ( dei figli e non solo); contrastare la fuga dei cervelli (fenomeno, peraltro, strettamente connesso con la scarsa crescita che determina forte pressione fiscale sulle aziende e conseguentemente stipendi più bassi pagati dalle stesse); aumentare un‘ immigrazione ordinata e gestita, cercando altresì di orientarne la composizione verso i profili di cui abbiamo più necessità in luogo di quanti semplicemente non hanno altra scelta.

Vaste programme, direte voi.

Sì, la crescita, tema che dovrebbe letteralmente ossessionare le nostre classi dirigenti, è una vera battaglia.

Ma intanto beveteci sopra con delle bollicine molto eleganti che hanno anch’esse a che fare con una battaglia, quella di Montaperti. Per saperne di più, e per tanti altri contenuti della puntata, dovete solo andare sulla vostra piattaforma preferita:

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Giulio Massa

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Alieno Gentile
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Conversazioni inclinate tra Manchester e Milano. Con Massimo L'Abbate e l'Alieno Gentile, si parla di economia con un linguaggio chiaro e senza tecnicismi perché l'economia è di tutti.
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