Alieno Gentile
Economia per Tutti
Banca d'Italia presenta: € digitale
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Banca d'Italia presenta: € digitale

EpT S05E37
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Digital euro | Eesti Pank

Euro digitale. Se ne parla con crescente insistenza, ma per molti l’argomento è forse ancor più criptico delle criptovalute. Più criptico, ma soprattutto più delicato perché coinvolge la “forma”, il modo di utilizzo di quello che, per l’assoluta maggioranza di noi, è ad oggi l’unico denaro “vero”.

Se gli stablecoin sono la versione “stabile” dei bitcoin, l’euro digitale si può dire ne sia invece la versione “istituzionale”? Il bitcoin made in BCE?

Troppi interrogativi e troppo importanti. Per fare la necessaria chiarezza, ospitiamo, nell’ultima chiacchierata di stagione di “Economia per tutti”, Alessia Vita, Vice capo della divisione Normativa, ricerca e supporto tecnico dell’Unità euro digitale in Bankitalia.

La nostra ospite, che parla di euro digitale con rigore e chiarezza misti ad evidente entusiasmo per una creatura che sta vedendo crescere nel suo lavoro quotidiano, ci tiene subito a sgombrare il campo da ogni equivoco: con i bitcoin e i loro derivati, l’euro digitale ha in realtà ben poco a che spartire.

L’euro digitale si configurerà, in realtà, come un’evoluzione della moneta sovrana: sarà valuta a tutti gli effetti con tutte le stesse prerogative di stabilità di banconote e monete, valuta emessa dalla stessa Banca Centrale che emette l’€ tradizionale ed esente da quelle fluttuazioni di valore che, per intenderci, rendono i bitcoin un asset speculativo anziché mezzo di pagamento.

Né c’è da pensare, ci spiega Vita, che l’avvento dell’euro digitale possa marginalizzare il ruolo delle banche commerciali, costruendo un rapporto diretto tra detentori di moneta digitale e Banche Centrali. L’euro digitale mira alla preservazione della stabilità finanziaria e quindi sara’ centrale il dialogo con le banche, obbligate a distribuire ai clienti che ne faranno richieste la nuova versione della moneta e titolari, seppur non in via esclusiva, di un ruolo cruciale di mediazione e di prestazione di servizi di pagamento.

Il frenetico cantiere dell’€ digitale che ci racconta Alessia trasmette l’impressione della consapevolezza della portata innovativa di ciò a cui si sta lavorando e la preoccupazione di non trascurare nulla in vista del varo della “nuova-vecchia” moneta. Dai servizi di inclusione dedicati ai segmenti di popolazione più vulnerabili in termini di deficit di competenze digitali alla modalità atte a contemperare un altissimo livello di privacy con l’esclusione di possibili utilizzi illecito dell’euro digitale; dalla previsione di limiti di conversione delle disponibilità di euro tradizionale in valuta digitale tali da non destabilizzare il sistema bancario allo sviluppo delle tecnologie atte a consentire l’utilizzo dell’€ digitale anche in modalità offline.

Prepariamoci: arriveremo a scambiarci denaro sul telefonino come oggi ci inviamo foto.

Quando? La data più probabile è il 2028.

Per la nuova stagione di EPT, invece, dovrete aspettare, in compagnia di qualche buon libro, solo fino a settembre.

Buona estate a tutti.

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Giulio Massa

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