Andrew Lloyd Webber, pluripremiato compositore cui si debbono alcuni dei più celebri musical, è notoriamente anche un grande collezionista d’arte. Pare abbia detto
“i quadri non pagano dividendi, ma non falliscono mai”
Può essere allora l’arte uno dei nuovi beni rifugio nell’epoca del “tradimento” perpetrato da porti tradizionalmente sicuri come i treasuries?
E’ l’interrogativo che ci poniamo nella nuova puntata di “Economia per tutti”.
“Economia dell’arte”, un tassello che non poteva comunque mancare nel nostro mosaico del “è tutto economia”.
Lo facciamo con un ospite, una delle figure più innovative del mercato dell’arte contemporanea. E’ Deodato Salafia, fondatore della Galleria Deodato Arte, presidente e AD di Deodato Gallery SpA, quotata sul mercato EGM, autore di diversi libri, tra i quali “Le tue prime cinque opere d’arte contemporanea” e “NFT per spiaggiati”.
Con queste credenziali non poteva che scaturirne una delle chiacchierate più scoppiettanti e trasversali di Ept.
Dalla domanda delle domande (“che cosa è arte?”) a seguire, la puntata abbonda di domande e risposte.
Dal metodo chiave per scovare beni rifugio nell’arte al ruolo dell’intermediario/gallerista e al suo rapporto con i clienti; dall’incombente minaccia del “falso” al ruolo delle aste; dalla trasparenza nei prezzi al tema dei diritti di immagine.
E ancora: torneranno in voga, e come, gli NFT? Conviene o no quotare in Borsa l’intermediazione nel mercato dell’arte?
Il tutto nello stile di Salafia, preoccupato, con successo, di rendere accessibile e comprensibile il mondo dell’arte contemporanea anche ai non addetti ai lavori, con un occhio di particolare riguardo all’applicazione all’arte, e al relativo marketing, delle tecnologie più innovative.
Insomma, davvero l’ospite perfetto per fare divulgazione..
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