Caro Andrea, io ascolto molto volentieri il tuo podcast, avendo poca conoscenza a livello economico apprendo volentieri da chi ha conoscenza e capacita' divulgativa. Tuttavia essendo un informatico e profondo conoscitore del mondo blockchain, mi scandalizzo nell'ascoltare la pochezza del tuo intervento. Innanzitutto fornisci numeri errati, basta guardare in rete per trovare che circa il 7% della popolazione mondiale ha eseguito transazioni onchain. La tua conclusione poi e' che le cripto sono principalmente utilizzate per affari illeciti, una affermazione che si sentiva spesso tanti anni fa, soprattutto da chi dichiarava che bitcoin e' morto.. fatti una idea qui https://bitcoindeaths.com/ Forse non ti sei accorto che Bitcoin e' entrato a Wall Street e che diventera' presto un asset strategico della piu' grossa economia al mondo (USA).. ma tu ancora non hai capito cosa se ne fa il mondo di Bitcoin.. vedi di studiare che altrimenti tocchera' ai tuoi figli spiegarti perche Bitcoin sara' cosi' importante per il futuro dell'umanita'...
ciao Angelo, non sono stupito che una puntata critica sulle crypto abbia irritato qualcuno.
Provo a riformulare diversamente: non mi pare affatto di aver detto che “le cripto sono principalmente utilizzate per affari illeciti”. Ho detto che chi fa attività illecite le utilizza, cosa peraltro vera anche se si parla del contante, e che non permettono di fare nulla di più di ciò che potevamo fare prima del loro arrivo. Dopodiché ho fatto esempi relativi alle emissioni di stablecoin e a come questo si possa prestare a nuove forme di corruzione.
Il fatto che siano arrivate a Wall Street, attraverso ETF e altri strumenti, conferma ciò che dico in puntata: l’innovazione dirompente di bitcoin sarebbe la decentralizzazione, ma dopo 16 anni anziché costituire un’alternativa al sistema finanziario, trova partecipazione più larga con strumenti centralizzati, perché il numero di persone che detengono un wallet decentralizzato su blockchain resta risibile (ed è un numero ben diverso dalla quantità di persone che abbiano mai “fatto una transazione”, specialmente se consideri tali le transazioni attraverso piattaforme, che nel concreto sono una cosa diversa e non assimilabile).
Come ho detto in puntata, considero bitcoin una interessante idea, e nel mio physical ledger ci sono, dal 2014. Personalmente penso che per tecnologie come blockchain, NFT, smart contract ecc ci sia futuro, che siano cose che sono qui per restare. Le cripto sono interconnesse al funzionamento di ciò, almeno per ora. Tuttavia penso che comprare cripto sperando di venderle a prezzi più alti sia un approccio pericoloso, e mi preoccupa vedere che invece sia il miraggio di diventare milionario facendoci trading ad allargare il bacino delle persone che si avvicinano all’argomento e a far proliferare lo scam. Non la decentralizzazione, non il possesso responsabilizzato, non il superamento degli intermediari finanziari, niente di ciò che era alla base del whitepaper di Satoshi Nakamoto.
bravi! nella nebbia delle croptovalute comincio a capirci qualcosa anche io! grazie
Caro Andrea, io ascolto molto volentieri il tuo podcast, avendo poca conoscenza a livello economico apprendo volentieri da chi ha conoscenza e capacita' divulgativa. Tuttavia essendo un informatico e profondo conoscitore del mondo blockchain, mi scandalizzo nell'ascoltare la pochezza del tuo intervento. Innanzitutto fornisci numeri errati, basta guardare in rete per trovare che circa il 7% della popolazione mondiale ha eseguito transazioni onchain. La tua conclusione poi e' che le cripto sono principalmente utilizzate per affari illeciti, una affermazione che si sentiva spesso tanti anni fa, soprattutto da chi dichiarava che bitcoin e' morto.. fatti una idea qui https://bitcoindeaths.com/ Forse non ti sei accorto che Bitcoin e' entrato a Wall Street e che diventera' presto un asset strategico della piu' grossa economia al mondo (USA).. ma tu ancora non hai capito cosa se ne fa il mondo di Bitcoin.. vedi di studiare che altrimenti tocchera' ai tuoi figli spiegarti perche Bitcoin sara' cosi' importante per il futuro dell'umanita'...
ciao Angelo, non sono stupito che una puntata critica sulle crypto abbia irritato qualcuno.
Provo a riformulare diversamente: non mi pare affatto di aver detto che “le cripto sono principalmente utilizzate per affari illeciti”. Ho detto che chi fa attività illecite le utilizza, cosa peraltro vera anche se si parla del contante, e che non permettono di fare nulla di più di ciò che potevamo fare prima del loro arrivo. Dopodiché ho fatto esempi relativi alle emissioni di stablecoin e a come questo si possa prestare a nuove forme di corruzione.
Il fatto che siano arrivate a Wall Street, attraverso ETF e altri strumenti, conferma ciò che dico in puntata: l’innovazione dirompente di bitcoin sarebbe la decentralizzazione, ma dopo 16 anni anziché costituire un’alternativa al sistema finanziario, trova partecipazione più larga con strumenti centralizzati, perché il numero di persone che detengono un wallet decentralizzato su blockchain resta risibile (ed è un numero ben diverso dalla quantità di persone che abbiano mai “fatto una transazione”, specialmente se consideri tali le transazioni attraverso piattaforme, che nel concreto sono una cosa diversa e non assimilabile).
Come ho detto in puntata, considero bitcoin una interessante idea, e nel mio physical ledger ci sono, dal 2014. Personalmente penso che per tecnologie come blockchain, NFT, smart contract ecc ci sia futuro, che siano cose che sono qui per restare. Le cripto sono interconnesse al funzionamento di ciò, almeno per ora. Tuttavia penso che comprare cripto sperando di venderle a prezzi più alti sia un approccio pericoloso, e mi preoccupa vedere che invece sia il miraggio di diventare milionario facendoci trading ad allargare il bacino delle persone che si avvicinano all’argomento e a far proliferare lo scam. Non la decentralizzazione, non il possesso responsabilizzato, non il superamento degli intermediari finanziari, niente di ciò che era alla base del whitepaper di Satoshi Nakamoto.