"All civilization was just an effort to impress the opposite sex".
se vogliamo parafrasare: la civilizzazione, il progresso scientifico, ed in ultima analisi l'allargamento della torta della ricchezza da cui ognuno attinge per fare la vita che desidera è figlio dello sforzo competitivo per impressionare il sesso opposto (ed alle volte lo stesso sesso).
Il nocciolo della questione gira attorno a questo.
Dobbiamo distinguere tra progresso tecnologico e progresso umano.
Il primo è difficile metterlo in dubbio.
Ma contemporaneamente potremmo far fatica a distinguere le spinte motivazionali profonde di un esponente dell'età della pietra e dell'uomo medio del XXI secolo.
In un mondo ideale saremmo tutti ad inseguire virtute e canoscenza, nel mondo reale abbiamo ancora bisogno di un metaforico calcio nel sedere per muoverci.
Come ben argomentato nel pezzo, se si elimina il carburante della competizione la civiltà imbocca la strada del regresso.
L'annullamento del framework competitivo si declina in tanti modi, dallo stato-mafia fino alla privazione talebana dei diritti delle donne che rappresenta lo specchio della frase d'esordio:
"All civilization was just an effort to impress the opposite sex"
E' una lotta per tener viva questa fiammella che le due forze opposte da destra e da sinistra cercano di spegnere.
Come descritto nel post non è l'economia attuale, ma il normale funzionamento dell'economia a premiare il vertice “spontaneamente”. Per questo la progressività è così importante
Troppo pigro per scrivere ma questa volta dissento. L’analisi storica è molto semplicistica ma questo è il meno. Ovviamente la maggior parte delle considerazioni micro sono corrette ma mi pare che trascuri il vecchio Ricardo: ogni settore di attività economica (e conseguentemente il sistema) tende allo stato stazionario. E con la crescente velocità dell’economia attuale questo accade in tempi sempre minori. Solo le sempre più rade innovazioni disruptive creano sporadiche discontinuità. Non esiste un progresso indefinito né tantomeno un’infinità crescita del benessere. E nello stato stazionario la competizione è sempre più forte e la democrazia sempre meno necessaria.
https://www.youtube.com/watch?v=IrrADTN-dvg
Futurama: stagione 3, episodio 15.
"All civilization was just an effort to impress the opposite sex".
se vogliamo parafrasare: la civilizzazione, il progresso scientifico, ed in ultima analisi l'allargamento della torta della ricchezza da cui ognuno attinge per fare la vita che desidera è figlio dello sforzo competitivo per impressionare il sesso opposto (ed alle volte lo stesso sesso).
Il nocciolo della questione gira attorno a questo.
Dobbiamo distinguere tra progresso tecnologico e progresso umano.
Il primo è difficile metterlo in dubbio.
Ma contemporaneamente potremmo far fatica a distinguere le spinte motivazionali profonde di un esponente dell'età della pietra e dell'uomo medio del XXI secolo.
In un mondo ideale saremmo tutti ad inseguire virtute e canoscenza, nel mondo reale abbiamo ancora bisogno di un metaforico calcio nel sedere per muoverci.
Come ben argomentato nel pezzo, se si elimina il carburante della competizione la civiltà imbocca la strada del regresso.
L'annullamento del framework competitivo si declina in tanti modi, dallo stato-mafia fino alla privazione talebana dei diritti delle donne che rappresenta lo specchio della frase d'esordio:
"All civilization was just an effort to impress the opposite sex"
E' una lotta per tener viva questa fiammella che le due forze opposte da destra e da sinistra cercano di spegnere.
Grazie di aver arricchito la conversazione, Gianni!
Ottima analisi.
Sarebbe bello vedere un approfondimento dei meccanismi: come l'economia attuale tende verso la concentrazione (piramide).
Come descritto nel post non è l'economia attuale, ma il normale funzionamento dell'economia a premiare il vertice “spontaneamente”. Per questo la progressività è così importante
Troppo pigro per scrivere ma questa volta dissento. L’analisi storica è molto semplicistica ma questo è il meno. Ovviamente la maggior parte delle considerazioni micro sono corrette ma mi pare che trascuri il vecchio Ricardo: ogni settore di attività economica (e conseguentemente il sistema) tende allo stato stazionario. E con la crescente velocità dell’economia attuale questo accade in tempi sempre minori. Solo le sempre più rade innovazioni disruptive creano sporadiche discontinuità. Non esiste un progresso indefinito né tantomeno un’infinità crescita del benessere. E nello stato stazionario la competizione è sempre più forte e la democrazia sempre meno necessaria.
Ciao