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Avatar di Alessandro Poser

Bellissimo pezzo, davvero.

Leggo tutto quello che scrivi, ma queste riflessioni in particolare mi sono piaciute molto.

Mi permetto di farti due domande, perché i temi “vasti” sono in effetti quelli che ti lasciano più dubbi: la prima è sulla popolazione. Tutti vedono nella diminuzione demografica un problema (mi pare di avere intuito anche tu sia dello stesso avviso, laddove parli della Cina che da 1,3 diventerà di mezzo miliardo nel 2100).. Perché non può essere un’opportunità? Certamente (credo) coloro che vivranno in questo passaggio probabilmente avranno più difficoltà, ma una volta “completato” lo stesso le opportunità saranno enormemente maggiori.. o no? E’ un ragionamento sbagliato?

La seconda è sulla disuguaglianze. Io sono sicuramente viziato dal mio credo convintamente liberista.. ma sono così da demonizzare queste disuguaglianze? Francamente, quelle che condanno sono quelle che vedono l’accrescimento di ricchezza degli uni dovuto a favori, rendite o simili.. ma agli imprenditori onesti o anche sì, perché no, ai soli investitori che si sono arricchiti legittimamente.. dove sta il problema?

Come dici nella parte forse più sacrosanta dell’articolo non è certamente una colpa essere nati dalla parte “sbagliata” del mondo e a tutti deve essere data una possibilità; allo stesso modo chi è nato dalla parte “giusta” e guadagna onestamente..

Senza contare che gli imprenditori che guadagnano molto creano anche lavoro ecc.

Sbaglio?

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Avatar di Lorenzo

Questi sono post in cui uno puo' e forse dovrebbe rimanere a pensare per ore e studiare per giorni.

Sono molto onorato di partecipare in questo spazio e mi scuso se non saro' alato.

Ci sono proiezioni che ho visto girare all'inizio dell'anno che vedono una drastica diminuzione della popolazione in eta' da lavoro in diverse aree del mondo, in Europa, Cina e Giappone i dati sono impressionanti con cali che vanno dal 17% al 27% entro il 2050. Sono numeroni grossi !

Il vuoto che si sta creando e' probabile che crei domanda di immigrazione anche da noi e competizione tra paesi tutti interessati alla migliore immigrazione.

Immigrazione quindi non solo come opportunita' ma vera necessita' e ce ne accorgeremo presto.

Ma poi c'e' il paradosso dell'immigrazione di troppo alta qualita', quella che vorrebbe accedere alle universita' americane e che viene respinta su base razziale perche' troppo intelligente, troppo preparata.

Chissa' se c'e' pressione anche sulle nostre universita'?

Una famiglia hawaiana ha deciso di trasferirsi nel mio paesino d'origine 1 anno fa. Comprato casa e tutto.

In un colpo solo hanno aumentato la popolazione del paese del 10% quasi, ebbene sono di nuovo in partenza, lasciano l'Italia sbalorditi dalla burocrazia e amareggiati.

Stiamo selezionando la nostra immigrazione, bisogna esserne coscienti, non e' solo colpa loro.

Il fenomeno dell'immigrazione e' vario e la rappresentazione che ne fanno i politici e' sempre una miseria.

Purtroppo comandando da noi la politica e non il mercato siamo messi come siamo messi.

Mi fermo, ma il tuo post e' davvero vasto e molto interessante e spero che qualcuno espanda sul tema della produttivita' e sulla bolla dei valori causata dai tassi a zero.

Grazie mille Alieno!

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