Discussione su questo Post

Avatar di User
Avatar di Gianni Berardi

Riguardo la questione PIL Usa, ho letto l'interessante pezzo del Prof. Sabatini:

https://fabiosabatini.substack.com/p/il-pil-negativo-e-altri-orrori-dellinformazione

"L’import non ha “bruciato” proprio nulla, ci mancherebbe. I beni importati, che per definizione sono prodotti all’estero, non possono ridurre il PIL, che per definizione misura il prodotto interno lordo: ovvero il valore monetario dei beni e servizi prodotti all’interno del territorio nazionale, al lordo degli ammortamenti.

L’equivoco nasce dalla formula che si trova in tutti i manuali di economia – o su Wikipedia, su cui probabilmente studiano alcuni giornalisti economici:

Pil = Consumi + Investimenti + Spesa pubblica + Esportazioni – Importazioni

Questa relazione è un’identità contabile. Il fatto che le importazioni compaiano nella formula con il segno meno non significa, controintuitivamente, che sottraggano qualcosa al Pil. Sembra che le importazioni vengano sottratte, ma solo perché sono già incluse nei consumi, negli investimenti e nella spesa pubblica.

[...] Per capire meglio cosa accade, consideriamo il significato dei termini presenti nella formula:

I consumi comprendono i beni di consumo prodotti per i consumatori più i beni di consumo che si importano per i consumatori.

Gli investimenti includono i beni capitali prodotti per le imprese più i beni capitali che si importano per le imprese.

La spesa pubblica è costituita dai beni prodotti per il governo più i beni che si importano per il settore pubblico.

La differenza tra esportazioni e importazioni rappresenta tutto ciò che si esporta (per i consumatori, le imprese e i governi esteri) meno i beni importati per i consumatori, le imprese e il governo.

Poiché la formula del PIL serve a calcolare quanto viene effettivamente prodotto sul territorio nazionale, e dato che le importazioni sono già conteggiate nei primi tre termini dell’addizione, l’ultimo termine le sottrae. Questo evita che il valore del Pil venga gonfiato in modo improprio e assicura che l’effetto complessivo di quanto prodotto all’estero sia, correttamente, pari a zero.

[...] Non è facile determinare con precisione quale parte del valore di ciò che consumiamo e investiamo sia costituita da beni importati. Per questo, le agenzie governative nemmeno ci provano: si limitano a sottrarre le importazioni alla fine dell’equazione, in modo tale che le importazioni incluse nei consumi, negli investimenti e nella spesa pubblica vengano compensate."

Effettivamente la sezione economia del corriere della sera aveva dato interpretazione diversa della formula indirettamente dando ragione a Trump:

https://www.corriere.it/economia/finanza/25_aprile_30/perche-l-economia-usa-e-solida-ma-il-pil-e-in-calo-0-3-la-formula-che-spiega-tutto-e-il-paradosso-dei-dazi-di-trump-ce99a33f-4018-4a3d-aedf-a63982464xlk.shtml

"Come fa, quindi, un forte aumento delle importazioni ad avere un impatto così negativo sulla crescita? Per spiegare l’arcano dobbiamo riaprire i libri di economia e ricordare la formula di base del prodotto interno lordo, che misura il valore dei beni e servizi finali prodotti all’interno di un Paese, cioè:

Pil = C+I+G+ (X-M)

La formula dice il Pil è dato dai consumi (C), più gli investimenti (I), più la spesa pubblica (G) più le esportazioni (X) meno le importazioni (M).

Le esportazioni si sommano, perché rappresentano beni «nostri» venduti all’estero. Le importazioni invece si sottraggono perché, pur essendo consumate internamente, non sono prodotte a livello nazionale.

Se quindi le aziende americane acquistano grandi quantità di computer, farmaci o automobili dall’estero, questi non entrano nel Pil, ma il loro valore viene sottratto al totale, perché non riflettono produzione domestica. Ed è esattamente quello che è successo nel primo trimestre del 2025. "

L'articolo di seguito scritto un paio di mesi fa (ben prima del liberation day) approfondisce quanto scritto da Sabatini.

https://grafici.altervista.org/composizione-del-pil-secondo-il-metodo-dei-beni-finali/

Probabilmente non è stata adeguatamente catturata la variazione proattiva ante dazi della variabile "scorte" che rientra all'interno dell'equazione.

Expand full comment

Nessun post