La settimana dell'Alieno #21
rassegna delle notizie economico-finanziarie del 23-27 ottobre 2023
Un diluvio di trimestrali
Deutsche Bank riporta che si avvicinerà alla parte alta della sua previsione di 28-29 miliardi di euro di utili nel 2023. Gli investitori guardano però anche ai costi, in particolare le spese per i piani di licenziamento e di contenzioso.
Le grandi aziende del settore tecnologico hanno complessivamente perso circa 200 miliardi di capitalizzazione a causa delle trimestrali deludenti:
Alphabet è crollata del 10% dopo che i ricavi di Google Cloud hanno mancato (di poco, per la verità) le stime. Tuttavia, Alphabet ha dichiarato che le entrate pubblicitarie sono state migliori del previsto nel terzo trimestre, ma questo al mercato non è bastato.
Microsoft al contrario ha registrato un balzo del 4% grazie al più forte aumento delle vendite degli ultimi sei trimestri. L’azienda ha dichiarato che la sua piattaforma di cloud computing ha battuto le stime.
BNP Paribas ha deluso le attese, mentre IBM le ha battute. Total Energie ha registrato buoni risultati, grazie al prezzo del petrolio e ai margini per la raffinazione. Mentre i numeri di UPS gettano un’ombra sulla logistica e i consumi.
Per Meta, -4,2% dopo la pubblicazione degli utili, gli investitori volevano vedere i primi benefici dell’investimento in AI e i segnali di una ripresa della vendita pubblicitaria. Il CFO di Meta, Susan Li, ha parlato di outlook incerto per il 2024.
Siemens Energy ha dovuto chiedere 16 miliardi di aiuti al governo tedesco, e le sue azioni sono crollate: -40%
Il CEO di Amazon, Andy Jassy, ha annunciato utili sopra le aspettative e le prospettive di profitto per l'ultimo trimestre sono promettenti: Amazon Web Services ha siglato diversi nuovi accordi con entrata in vigore a ottobre (quindi non compaiono nei risultati del terzo trimestre), un volume di accordi già superiore al volume di tutti gli accordi firmati lo scorso trimestre.
Ford ha preferito soprassedere sui numeri del prossimo anno, innervosendo gli investitori: preferisce prima vedere come si chiuderà con i sindacati l'accordo per il rinnovo del contratto dei dipendenti.
Chiudiamo la rassegna con Intel: la crescita degli ordini è molto robusta, il titolo segna +8% in pre-market
Tassi BCE
Come preannunciato nella scorsa riunione la BCE ritiene che il livello corrente dei tassi sia sufficiente, se mantenuto abbastanza a lungo, per contrastare l’inflazione in eurozona. Pertanto il governing council, dopo 20 mesi di rialzi consecutivi dei tassi, ha deliberato di lasciarli invariati al 4%.
Ma i tassi non sono tutto: la BCE garantisce liquidità ad una economia sempre più vicina a conclamare la recessione, annunciando che il Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) verrà mantenuto fino a fine 2024.
Alla domanda se abbia dei rimpianti, negli ultimi mesi ormai del suo mandato come presidente della BCE, Christine Lagarde risponde che una cantante francese ha già spiegato meglio di lei un “no regrets”:
PIL americano indistruttibile
Nel terzo trimestre l'attività economica degli Stati Uniti supera le già elevate stime di consenso: il PIL americano segna un ritmo di espansione del 4,9% su base annua, alla faccia di chi da un anno e mezzo prevede l’arrivo di una recessione, si tratta della crescita più robusta da un decennio (escludendo il rimbalzo post-covid)
Questo ritmo di crescita, secondo gli osservatori, è insostenibile e probabilmente è stato guidato da fattori una tantum, innanzitutto i consumi privati, guidati dalla spesa estiva per viaggi e divertimenti.
Gli economisti, comunque, hanno spostato le attese di recessione al prossimo trimestre.
Primi colpi sparati dagli USA
Da giorni le truppe statunitensi di stanza in Medio Oriente sono in stato di massima allerta. Dal 18 ottobre, gruppi armati (proxy regionali dell'Iran, non l'Iran stesso) hanno lanciato almeno una dozzina di attacchi contro basi militari e personale americano in Iraq e Siria. I militanti che hanno organizzato questi attacchi sono sostenuti dall'Iran.
L’Iran ambisce a far uscire gli Stati Uniti dal Medio Oriente, vorrebbe essere l'egemone regionale per poi mettere in un angolo Israele e la sua anomala (per quella regione) democrazia. L'Iran non dispone direttamente degli attacchi, ma lascia che questi gruppi seminino il caos o stuzzichino gli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti hanno dispiegato due gruppi d'attacco di portaerei: una è diretta nel Golfo Persico, l'altra nel Mediterraneo orientale. Stanno inoltre rafforzando le difese aeree e mettendo in stand-by truppe aggiuntive. In pratica, cercano di mettere in sicurezza le proprie truppe nell’area.
Inoltre, stanno attuando un enorme sforzo diplomatico per inviare messaggi all'Iran, sia direttamente dagli Stati Uniti che attraverso altri attori e partiti e i suoi alleati come i sauditi o i libanesi, per chiarire all'Iran che è responsabile di ciò che accade alle truppe americane e che sarebbe un errore un'escalation.
Il Pentagono ha informato che questa notte dei caccia americani hanno colpito in Siria con un attacco mirato per autodifesa delle postazioni legate alla Guardia Islamica rivoluzionaria dell’Iran. L’operazione, nella zona orientale siriana
“è la risposta agli attacchi portati avanti da gruppi sostenuti dall’Iran nei confronti di personale americano in Iraq e in Siria”
ha riferito il Segretario alla Difesa Lloyd Austin.
Te la ricordi l’Ucraina?
Per quasi due anni, la principale questione geopolitica in UE è stata la guerra tra Russia e Ucraina. Ma ora i ministri degli Esteri dell'UE riuniti a Lussemburgo hanno messo come primo punto all'ordine del giorno il conflitto tra Israele e Hamas. È la prima volta dal febbraio 2022 che l'ordine del giorno numero uno non è la guerra in Ucraina, che passa in secondo piano.
Un consenso totale sulla guerra in Ucraina e c'è sempre stato, fin dall'invasione ordinata da Putin nel febbraio 2022. Israele-Hamas, invece, è molto diverso. Nelle ultime due settimane si è assistito a molte discussioni tra i Paesi dell'UE, sia in privato che in pubblico, e tra i Paesi dell'UE e le istituzioni dell'UE, quelle di Bruxelles, su quale debba essere la linea da seguire.
La posizione comune (Israele ha il diritto di difendersi, ma deve rimanere all'interno del diritto internazionale e proteggere i civili in Palestina) è il frutto di un equilibrismo determinato da posizioni dei singoli paesi meno unanimi.
La UE può sostenere politicamente due guerre? Non per un periodo di tempo illimitato. Già lo sforzo di sostenere l'Ucraina con finanziamenti e forniture di armi e di accogliere i rifugiati ucraini sta mettendo a dura prova i bilanci dell'UE. Nessuno sa, ovviamente, quanto durerà la guerra in Israele e in Palestina, né quale sarà la portata delle ripercussioni sulla regione, sull'Europa e sul mondo intero.
L'Ucraina comunque è alle porte dell'UE, e Bruxelles ha ribadito che non sta perdendo l'attenzione sull’Ucraina, anche se siamo in una sorta di stallo nella parte orientale del Paese, mentre la guerra in Israele potrebbe estendersi nei prossimi giorni o settimane a una lotta regionale molto più spaventosa.
Ecco allora che il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres durante la riunione del Consiglio di Sicurezza ha scelto parole dure per Israele:
“Sono profondamente preoccupato per le chiare violazioni del diritto umanitario internazionale a cui stiamo assistendo a Gaza. Anche la guerra ha delle regole.
L'incessante bombardamento di Gaza da parte delle forze israeliane, il numero di vittime civili e anche la distruzione di quartieri continuano a crescere e sono profondamente allarmanti. In quest'ora critica, faccio appello a tutti affinché ci si ritiri dall'orlo del baratro prima che la violenza mieta altre vite e si diffonda ulteriormente.”
Guterres ha chiesto, insomma, a Israele di fermare i suoi attacchi a Gaza. Anche i leader dell'UE sono attesi chiedere una pausa nelle ostilità.
Tassi reali o principeschi?
All’inizio degli anni 2000 grazie a Larry Summers sono nati i titoli di Stato indicizzati all’inflazione (i cosiddetti TIPS: Treasury Inflation-Protected Security), che oggi rappresentano un indicatore di mercato di quale sia il tasso di inflazione attesa: grazie alla quotazione dei TIPS è possibile ricavare per composizione dal rendimento del titolo di Stato quale sia la parte di “rendimento reale” (che in diversi frangenti si è trovato in territorio negativo).
Il mercato obbligazionario, pur essendo probabilmente il mercato più efficiente, commette a volte errori grossolani: all’inizio degli anni ‘70 il rendimento del decennale era in area 4%, mentre l’inflazione media nei 10 anni successivi fu 8%. Viceversa all’inizio degli anni ‘80 il rendimento di un titolo decennale era 8%, quando poi l’inflazione media del decennio fu 4%.
Due errori che hanno segnato i destini dei risparmi di milioni di persone, e forse anche le ricadute sociologiche: un impoverimento reale clamoroso negli (ora più comprensibilmente contrastati) anni ‘70 e una produzione di ricchezza reale negli (ora più comprensibilmente edonistici e spumeggianti) anni ‘80.
L’ultima volta che i rendimenti dei titoli di stato statunitensi sono saliti così in fretta, oltre quattro punti percentuali negli ultimi tre anni, erano i primi anni '80, quando gli sforzi di Paul Volcker per abbattere l'inflazione spinsero il rendimento del decennale a quasi il 16%; questa politica monetaria aggressiva scatenò due recessioni:
Oggi, almeno finora, l’economia ha continuato a sfidare il pessimismo (nel terzo trimestre secondo le stime il PIL americano ha addirittura guadagnato slancio), ma la sorprendente forza economica ha comunque proiettato incertezza nei mercati, spingendo i rendimenti obbligazionari per la crescente convinzione che la Fed dovrà mantenere alti i tassi di interesse a lungo.
Qualcosa però inizia a muoversi in direzione diversa: il decennale USA, arrivato al 5%, è ad un livello ormai superiore sia all’inflazione corrente che a quella obiettivo. Così il celebre investitore Bill Ackman ha chiuso le sue scommesse ribassiste contro le obbligazioni a lungo termine, affermando che l'economia sta rallentando e questi livelli di rendimento rappresentano un punto di arrivo.
Non è la prima volta che sentiamo considerazioni analoghe, ma finora il mercato ha continuato a scivolare: l'indice US Treasury è sceso da agosto 2020 di circa il 18%. In confronto, il peggiore calo dal picco al minimo del mercato obbligazionario USA è stato di circa il 7% nel 1980, quando il tasso della Fed raggiunse il 20%.
La discesa è stata molto più profonda questa volta a causa del fatto che i rendimenti all’inizio della fase di storno erano prossimi a zero, mentre nel 1980 a fronte delle discese di prezzo, c’erano flussi cedolari che aiutavano a compensare il colpo.
Questa del 1980 è però la condizione in cui ci troviamo adesso: i mercati obbligazionari oggi offrono un rendimento, che consente di addolcire o sterilizzare ulteriori discese di prezzi. Se poi i tassi e i rendimenti smettessero di salire allora questi flussi cedolari rappresenterebbero motivi di ripresa degli indici obbligazionari.
Butta via la tua Tesla
Toyota ha annunciato che sta producendo un nuovo tipo di batteria per i suoi veicoli elettrici: le batterie allo stato solido.
Secondo gli esperti del settore si tratta di un vero "game-changer". E Toyota afferma di essere vicina a produrle alla stessa velocità delle batterie esistenti e che nel 2027 o 2028 arriverà la produzione di massa.
Le batterie allo stato solido richiedono alcuni perfezionamenti: sono estremamente sensibili all'umidità e all'ossigeno ma, se venissero prodotte in serie, i vantaggi sarebbero enormi: darebbero una autonomia di circa 1.200 km e ci vorrebbero 10 minuti o meno per ricaricarle.
L’impatto delle tensioni sull’economia di lsraele
Israele si definisce la "nazione delle start-up tecnologiche". Ma il suo settore tecnologico affronta oggi una prova senza precedenti: fino al 15% della forza lavoro del settore tecnologico è stata chiamata a combattere nella guerra annunciata contro il gruppo terroristico di Hamas.
Il settore tecnologico è il motore economico di Israele, attira i laureati più istruiti, ed è forse la parte più importante dell'economia del paese.
All'indomani degli attacchi di Hamas in Israele, c'è stata una mobilitazione di massa di oltre 300.000 riservisti, tra cui ovviamente molti lavoratori dell'high-tech.
Molte di queste start-up israeliane sono di fatto organizzazioni multinazionali con gruppi di vendita negli Stati Uniti, ma questo non risolve il problema: la valuta israeliana si è svalutata parecchio in questa fase di tensione e le aziende con dipendenti all’estero pagati in dollari hanno così dei costi del personale in forte rialzo, viceversa rischiano di avere un esodo di professionalità.
Per comprendere le varie sfaccettature di una guerra può aiutare qualche approfondimento, o la memoria. Ad esempio: durante la guerra dello Yom Kippur nel 1973, 314 israeliani furono catturati come prigionieri, a fine conflitto furono inviati in una struttura per scoprire cosa avevano detto ai loro rapitori. Gli interrogatori scandagliarono le profondità dei loro ricordi, somministrando anche del "siero della verità", ufficialmente per curare lo shock da granata. Nelle interviste condotte con questi soldati a distanza di anni, la parola che ritorna più volte è “umiliazione”.
Scopri chi è il migliore
E’ nato un libro generativo. Un libro che potete interrogare e che… vi risponderà a piacimento; un libro che crea i propri contenuti, su richiesta, e che permette di riscriverli. Un libro che vi dirà perché talvolta è sbagliato.
Potete chiedere all'intelligenza artificiale di riassumere, di approfondire il contesto, di ampliare il discorso, di fare un test a scelta multipla sui contenuti per controllare di aver capito, di creare un libro illustrato da un capitolo o di chiedergli di verificare le vostre opinioni su temi economici verificando se e dove sono sbagliate.
L’idea originale è dell’economista Tyler Cowen, nel libro si confrontano le idee di Milton Friedman, J. M. Keynes, Hayek, Samuelson, Arrow, Becker, Schumpeter, John Stuart Mill, Malthus e Adam Smith.
Non si tratta solo di economia, Cowen racconta anche i suoi incontri personali con Friedman e Hayek. Nelle parole di Cowen:
sto sacrificando "quello che sarebbe stato un libro normale" agli dei dell'AI per conquistarne il favore.
Il libro, in lingua inglese, è disponibile qui. Lo si può scaricare gratuitamente e leggerlo “alla vecchia maniera” oppure restare sulla pagina e lavorare con ChatGPT per integrarlo. E’ un esperimento interessante, che apre all’utilizzo del modello anche ad altre tipologie di libri.
Argentina al ballottaggio
Il mercato obbligazionario argentino racconta come un termometro gli sbalzi umorali del paese, lunedì un crollo del 12,5% prima di recuperare parte delle perdite. Gli investitori si sono innervositi dopo le elezioni presidenziali: il peronista Sergio Massa e lo sfidante libertario Javier Milei andranno al ballottaggio il 19 novembre prossimo.
I risultati sono stati un po' una sorpresa: Milei era visto come favorito, dato che Massa, in qualità di ministro dell'Economia, porta la responsabilità di un'inflazione a tre cifre e una povertà crescente.
I mercati sembrano preoccupati dal fatto che il peronista in carica, Sergio Massa, sia andato molto meglio del previsto e ritengono che questo gli stia dando un mandato per continuare con le sue politiche fiscali e di spesa e non lo incoraggerà a muoversi verso l'austerità e il pareggio di bilancio se dovesse vincere al secondo turno.
Agli investitori piace la parte del piano di Milei che prevede di ridurre il perimetro dello Stato, ma soprattutto confidavano che fosse Patricia Bullrich, la candidata del centrodestra, ad affrontarlo al ballottaggio. La prospettiva degli investitori era quindi che prevalesse l'idea di un governo più favorevole al mercato e/o che gli argentini scegliessero uno Stato più piccolo.
Sarebbe stata una svolta, vista la storia politica dell'Argentina e la forza del movimento peronista. Ma il consenso dei mercati e degli agenti economici naturalmente ora è andato in frantumi.
Con un governo Milei, comunque, le cose potrebbero andare ancora peggio. Il taglio brutale della spesa pubblica promesso da Milei, con il 40% degli argentini in condizioni di povertà, significherebbe la cancellazione della rete di sicurezza sociale, mentre all’inflazione -come sappiamo bene- serve molto tempo prima di smettere di far danni.
Massa è ora il favorito per la vittoria in un secondo round: può rivolgersi più facilmente agli elettori degli altri partiti e raccogliere altri voti. Per Milei è molto più difficile andare oltre il 30% di elettori del primo turno. Il vero pericolo per Massa viene dalle sue stesse politiche: se continuerà con gli aumenti di spesa, di elargizione di sussidi, di taglio delle tasse (oggi oltre il 90% degli argentini è esente da imposte sul reddito), l'inflazione presto andrà fuori controllo e vedremo un ulteriore collasso del peso argentino.
Care vecchie energie fossili
Chevron acquista il produttore statunitense di petrolio e gas Hess per 53 miliardi $, come avevamo anticipato dopo l'acquisizione di Pioneer Natural Resources da parte di ExxonMobil, la stagione delle fusioni nel settore dei combustibili fossili prosegue.
Se pensate che sia strano che le compagnie petrolifere e del gas spendano miliardi in fonti energetiche da cui il mondo sta cercando di disintossicarsi, non siete i soli. Ma Chevron ed ExxonMobil scommettono sulla domanda a lungo termine di petrolio e gas. L'acquisizione di Hess fa aumentare la capacità di produzione di petrolio e gas per Chevron di oltre il 10%.
L'accordo, inoltre, garantisce a Chevron una presenza in Guyana, dove si sono verificate le maggiori scoperte recenti di nuovi giacimenti di petrolio.
Secondo gli ambientalisti anche la strategia dell'Unione Europea per la riduzione delle emissioni di carbonio si muove nella direzione sbagliata: l'elenco dei progetti energetici prioritari che la Commissione sta discutendo oggi equivarrebbe a una lista di desideri per le major del petrolio e del gas.
La Lista dei progetti di interesse comune viene selezionata ogni due anni. Si tratta di progetti considerati cruciali per l'infrastruttura e la sicurezza energetica dell'UE, con orientamento alla decarbonizzazione e al raggiungimento degli obiettivi climatici.
La metà dei circa 150 progetti presi in considerazione riguarda l'idrogeno, un vettore energetico fondamentale per industrie come quella siderurgica e chimica. Ma il problema è che al momento la filiera dell'idrogeno è molto carente in termini di know-how sul come modificare l'attuale infrastruttura del gas per utilizzarla per l'idrogeno in modo economicamente vantaggioso.
Le molecole di idrogeno sono molto diverse da quelle del gas, ma tutti questi progetti europei sembrano disegnati per permettere alle compagnie del gas di continuare a utilizzare la loro infrastruttura per tutto il tempo che vogliono, con la promessa che un giorno la loro infrastruttura di distribuzione sarà utilizzata per l'idrogeno.
I movimenti ambientalisti vorrebbero si puntasse di più sull'elettrolisi, che serve per la produzione vera e propria di idrogeno, piuttosto che sui gasdotti da convertire in gasdotti per l'idrogeno. Vorrebbero anche vedere più reti, interconnessioni con i parchi eolici offshore e una migliore concentrazione sull'avvio dell'energia rinnovabile.
Martedì la Commissione Europea ha presentato anche un pacchetto progettato per dare un nuovo impulso al settore eolico, per il rilancio di quello che una volta era il gioiello di un'industria europea.
Purghe cinesi
Il ministro della Difesa cinese Li Shangfu è stato licenziato martedì, due mesi dopo essere scomparso dalla scena pubblica, diventando il secondo ministro di alto profilo a perdere il proprio incarico senza alcuna spiegazione ufficiale, dopo la drammatica estromissione dell'ex ministro degli Esteri Qin Gang a luglio.
Li è stato anche rimosso dai suoi incarichi statali come membro della Commissione militare centrale, un potente organo guidato da Xi Jinping stesso, come comandante delle forze armate, e come uno dei cinque consiglieri di Stato cinesi (una posizione di alto livello nel gabinetto che supera un normale ministro).
La scomparsa e il licenziamento di due ministri di alto livello in rapida successione suggerisce che la governance di Xi abbia qualche problema interno, il sistema politico cinese è opaco, ma sembra chiaro che il fronte dei dissidenti interni stia crescendo, e di conseguenza fioccano le purghe.
Il contesto di crescenti tensioni con l'Occidente spinge Xi a eliminare qualsiasi minaccia e vulnerabilità percepita dal Partito Comunista Cinese. In Cina, il ministro della Difesa è un ruolo in gran parte cerimoniale, che serve come volto pubblico della diplomazia militare con altri Paesi. A differenza del segretario alla Difesa statunitense e di altri equivalenti internazionali, il ministro della Difesa cinese non ha potere di comando, che spetta alla Commissione militare centrale.
I due ministri epurati mantengono ancora le loro posizioni all'interno del Partito Comunista, se saranno rimossi nel corso di una riunione del partito alla fine dell'anno avremo la conferma che Xi Jinping sta combattendo con nemici interni.
Nel frattempo è improvvisamente venuto a mancare all’affetto dei suoi cari l’ex premier cinese Li Keqiang, 68 anni, a causa di un attacco di cuore. Era stato rimosso dall’incarico a Marzo scorso, dopo anni di rivalità con Xi Jinping per una diversa visione economica.
Li appartiene ad una fazione politica diversa, avendo scalato i ranghi del partito nella Lega della Gioventù Comunista, un importante centro di potere sotto l'ex presidente Hu Jintao, mentre Xi si concentra sul maggiore controllo e sull'enfatizzazione delle imprese statali, Li ha cercato di sostenere le forze di mercato, ma ha faticato a promuovere le sue idee.
Con i veicoli a guida autonoma, avremo meno donatori di organi
Lo studio più preciso mai condotto sulle prestazioni di guida dimostra che i veicoli autonomi superano gli esseri umani in un ambiente di guida comparabile.
Questo studio innovativo è stato condotto nell'arco di due anni su 5,6 milioni di chilometri di dati di guida umana nell'ambiente urbano di San Francisco, unico e densamente popolato. Rispetto ai conducenti umani, si stima che gli AV Cruise siano stati coinvolti in:
65% di collisioni complessive in meno
94% di collisioni in meno provocate
74% di collisioni in meno con infortuni e lesioni
Lo studio, realizzato dall’Università del Michigan e da General Motors, è disponibile qui
Incentivi e dove trovarne
In una recente newsletter vi ho parlato del funzionamento degli incentivi. Allargando il discorso all’approccio temporale, la maggior parte delle aziende ha un focus sul risultato di breve termine, con conseguenze non intuitive: un approccio guidato dal breve termine fa aumentare il costo marginale della Ricerca e Sviluppo (R&S), questo spinge la R&S ancora più in basso e lontano da un livello socialmente ottimale.
I manager delle grandi aziende devono affrontare un esame incessante dei loro profitti a breve termine. Le pressioni sui profitti a breve termine portano i manager a sacrificare gli investimenti, l'innovazione o persino la stabilità finanziaria.
Per ogni periodo fiscale, le aziende quotate devono rendere noti i loro profitti. Piccoli eserciti di analisti fanno previsioni sugli utili e la stampa finanziaria riporta ampiamente le previsioni di consenso per una determinata azienda. Durante la stagione degli utili, quando vengono rivelati i profitti, la performance dell'azienda viene sistematicamente confrontata con queste attese a breve termine.
Circa il 90% dei manager statunitensi riferisce di essere sottoposto a pressioni per raggiungere gli obiettivi di profitto a breve termine, e gli investimenti a lungo termine, come la ricerca e lo sviluppo (R&S), costituiscono un bersaglio privilegiato per la manipolazione, poiché rappresentano circa il 60% dei profitti di un'azienda tipica.
Mentre i benefici della R&S possono apparire molto più tardi o non concretizzarsi del tutto o riverberarsi più sul contesto generale che sulla azienda, i costi di R&S rappresentano nei bilanci, essenzialmente, una riduzione dei profitti correnti.
Scegliere tra la R&S e il raggiungimento degli obiettivi porta sempre più spesso a rifiutare progetti a ritorno positivo per non rinunciare ad un rendiconto positivo su base trimestrale.
Passando ad altre misure, gli amministratori delegati che mancano di poco il bersaglio ricevono un compenso totale inferiore e lasciano più spesso le loro aziende. A condizione di mancare anche di poco l'obiettivo, le loro aziende registrano rendimenti azionari più bassi. I manager sembrano giustificati nel temere di non raggiungere gli obiettivi di profitto.
Ma il rendimento sociale della R&S è più alto di quello privato, per effetto delle ricadute positive di conoscenza nell'innovazione, e il “contagio” di surplus da parte di imprese competitive. Di conseguenza, il breve termine provoca una significativa riduzione della crescita e del benessere a livello macroeconomico.
Questo spinge a cercare un forte compromesso tra profitti a breve termine e investimenti a lungo termine, attraverso le strutture retributive dei manager basate su orizzonti più lunghi.
Tali cambiamenti possono essere difficili da attuare sia dal punto di vista dell'economia politica o semplicemente a causa dell'inerzia o degli orizzonti di carriera brevi dei manager, e possono comportare conseguenze indesiderate, come cambiamenti nella leggibilità dei bilanci e quindi nel costo medio del capitale per le imprese.
Affrontare il cambiamento
Il mondo è diventato un luogo rischioso e pericoloso, e questo spinge le aziende a cercare consigli da esperti insoliti, come gli ex diplomatici. Ray Dalio pensa che la probabilità di una guerra globale sia del 50%. In un mondo di aziende globalizzate, dove la produzione può trovarsi in un Paese diverso da dove si realizzano la maggior parte delle vendite, diventa un problema centrale.
Gli esperti di geopolitica (diplomatici, funzionari dei servizi esteri, ex spie e anche asset manager) sono diventate risorse preziose per il settore privato. Alcuni settori aziendali, come quello energetico, sono avvantaggiati perché ragionano in questo modo da sempre.
Le aziende devono iniziare a pensare con attenzione alla loro esposizione nelle catene di approvvigionamento, nei mercati di riferimento o in qualsiasi altro ambito. Se il contesto centrato sull’egemonia statunitense venisse meno diventa importante tracciare una mappa dell'impatto di una crisi su ciascuna attività.
Curiosità:
Dal “caffè sospeso” alla “visita sospesa”: quando effettui una visita, parte di quello che paghi per la tua visita contribuisce a donarne una a chi non può. Dall’avvio del progetto sono già state erogate gratuitamente oltre 35.000 prestazioni.
La paura spesso ci spinge a svalutare i vantaggi meno visibili, ecco perché consiglio la lettura del libro “Il lauto scambio” di William Bernstein. Il libero scambio e l’apertura sono il segreto del nostro successo, ma troppo spesso ce ne dimentichiamo facendoci sedurre da idee protezionistiche. Qui trovate una rappresentazione interattiva del commercio globale, che mostra le interconnessioni in modo molto efficace.
Ricordate i dipendenti Amazon costretti a fare pipì in una bottiglia per mantenere il ritmo di lavoro richiesto? Il regista Oobah Butler ha avuto un’idea: mettere in vendita, proprio su Amazon, le presunte urine dei lavoratori della società di Jeff Bezos. Che in breve è diventato il bestseller nella categoria “Bitter Lemon”. Da questa storia ne ha tratto un documentario per Channel 4
Buon fine settimana, con la musica dei Cardigans: