La settimana dell'Alieno #104
Rassegna delle notizie economico-finanziarie del 14-19 Luglio 2025
Buona estate
Con questa edizione, che eccezionalmente spedisco di sabato, entro in pausa estiva. Salvo eventi straordinari, ci rileggiamo a settembre.
Buona estate a tutti
NVIDIA H20
Il chip H20 destinato al mercato cinese era stato bloccato dalla Casa Bianca, con l’obiettivo di tenere i chip AI più avanzati fuori dalle mani cinesi per motivi di sicurezza nazionale, ma questa settimana c’è stato uno dei tanti “ribaltoni”, il commercio del chip di Nvidia è stato riabilitato, proiettando un nuovo boost alle esportazioni e al fatturato (15 miliardi in più stimati) dell’azienda.
La decisione appare incoerente con la posizione precedentemente dichiarata da questa amministrazione sui controlli delle esportazioni per la Cina, H20 avrebbe svolto un ruolo significativo nell'ascesa di aziende cinesi di AI come DeepSeek; sono i migliori che Nvidia può vendere legalmente in Cina, anche se mancano di gran parte della potenza di calcolo delle versioni in vendita al di fuori della Cina a causa delle precedenti restrizioni introdotte dal Presidente Joe Biden.
Ma l’aspetto più importante e meno raccontato è che i chip H20, ovviamente, funzionano con gli strumenti software di Nvidia, che per mantenere la posizione di leadership di Nvidia ritiene essenziale che gli sviluppatori cinesi di AI non inizino a lavorare con chip prodotti in Cina, da programmare con software cinese.
Il governo cinese ha dichiarato:
“La Cina si oppone alla politicizzazione, strumentalizzazione e militarizzazione della scienza, della tecnologia e delle questioni economiche e commerciali per bloccare e sopprimere maliziosamente la Cina.
Gli Stati Uniti hanno dato il via libera all'esportazione in Cina del chip di intelligenza artificiale specifico per la Cina di NVIDIA, noto come H20, di propria iniziativa”
Il chiarimento di Pechino è in netto contrasto con le dichiarazioni pubbliche ampiamente riportate all'inizio di questa settimana dal segretario al Commercio USA Howard Lutnick, che aveva dichiarato che il ripristino delle esportazioni di H20 faceva parte dell'accordo commerciale per riprendere le spedizioni di terre rare cinesi, necessarie nella produzione di telefoni cellulari, armi, veicoli elettrici e in altri settori.
Dazi e Inflazione
Sembra che i dazi stiano iniziando a incidere sull'inflazione negli Stati Uniti. I dati di giugno sono stati pubblicati questa settimana e l'inflazione è salita a +2,7%, un aumento non trascurabile rispetto al +2,4% di maggio, superiore alle previsioni degli economisti.
L'inflazione era rimasta bassa da quando il presidente Donald Trump ha annunciato i dazi ad aprile, ma gli economisti avevano previsto che il dato avrebbe iniziato a salire, nella prima fase le aziende hanno smaltito le scorte fatte nel periodo pre-dazi, dopodiché hanno iniziato a trasferire al consumatore le nuove imposte.
Questa newsletter ha due edizioni settimanali (ogni venerdì la Settimana dell’Alieno, scritta da
Andrea, e ogni lunedì quella sulla puntata del podcast
Economia per Tutti, scritta da
Giulio.
Andrea
Talvolta ad “scappa” una terza edizione sporadica, di approfondimenti specifici. Puoi trovare l’
archivio integrale delle newsletter precedenti qui.
UE pacem vult, sed parat bellum
La scadenza in materia di dazi, 30% dal 1 agosto, si avvicina e un numero crescente di Stati membri dell'Unione Europea chiede l’attivazione del suo strumento commerciale più potente contro gli Stati Uniti.
L'iniziativa, guidata dalla Francia, di ricorrere al cosiddetto strumento anti-coercizione dell'Unione sarebbe già sostenuta da più di una mezza dozzina di capitali europee. La risposta di Bruxelles dovrebbe conferire ai funzionari ampi poteri per intraprendere azioni di ritorsione. Tali misure potrebbero includere una nuova digital tax sui giganti tecnologici statunitensi o restrizioni mirate agli investimenti statunitensi nell'UE.
Potrebbero anche comportare la limitazione dell'accesso a determinate parti del mercato dell'UE o la restrizione della partecipazione delle aziende statunitensi alle gare d'appalto pubbliche in Europa.
“In questo negoziato, è necessario mostrare forza, unità e determinazione. Possiamo andare oltre”.
Queste le aprole di Benjamin Haddad, ministro francese per gli Affari europei.
Risultati bancari
A Wall Street è iniziata la stagione delle trimestrali e le banche stanno ottenendo risultati sorprendentemente positivi nel settore dell'investment banking. Tutte e cinque le principali banche hanno superato le previsioni degli analisti e non c’è solo una ripresa dell'investment banking, anche il trading, sia di titoli azionari sia di reddito fisso, ha contribuito molto.
Aprile è stato in qualche modo dominato dalle vicende legale al Liberation Day e da tutta l’incertezza seguita all’introduzione rumorosa e spettacolare dei dazi globali; una incertezza che ha impattato sia dal punto di vista dell’economia reale che dei mercati finanziari.
Ma poi, nel corso del trimestre, man mano che il mercato ha assimilato la situazione si è assistito a una maggiore disponibilità a concludere transazioni. Inoltre, nei consigli di amministrazione delle aziende si è diffusa la consapevolezza che l'incertezza, con l'amministrazione Trump, è semplicemente la normalità. Quindi, se si vuole acquistare un'azienda, se si vuole quotare in borsa la propria azienda, diventa necessario accettare l'incertezza aggiuntiva dei tempi in cui viviamo.
Bitcoin su nuovi record
Il Bitcoin ha raggiunto un nuovo record, superando i 120 mila $, anche in conseguenza del passaggio al vaglio del Congresso degli Stati Uniti di una serie di tre diverse proposte di legge sulle criptovalute.
Il Digital Asset Market Clarity Act. Una legge sulla struttura del mercato che stabilisce regole e normative chiare sulle risorse digitali in generale.
Il Genius Act, che si concentra principalmente sulle stablecoin, ovvero token ancorati in genere al dollaro statunitense con un rapporto di 1:1, per spingere le aziende a detenere, scambiare e operare con stablecoin.
L'Anti-Central Bank Digital Currency Surveillance State Act, che mira a impedire alla Federal Reserve statunitense di creare la propria valuta digitale e, così facendo, darà molto potere alle stablecoin private e alle valute private che, come sapete, esistono e costituiscono la maggioranza, se non la totalità, del mercato attuale.
Solo pochi anni fa, quando l'exchange di criptovalute FTX è crollato, il prezzo del bitcoin è sceso fino a circa 16.000 $. Da allora, ha registrato una sorta di ripresa al rialzo, con una accelerazione importante da quando Donald Trump ha vinto le elezioni a novembre ed è tornato alla Casa Bianca.
La nuova amministrazione ha bloccato un sacco di cause legali contro le più grandi società di criptovalute, ha sostituito il capo della Securities and Exchange Commission, che in precedenza era piuttosto contrario alle criptovalute, con qualcuno che è piuttosto favorevole. E ora, questa settimana, questi nuovi disegni di legge segnalano proprio questo cambiamento di opinione istituzionale nei confronti delle criptovalute.
E non solo l'amministrazione Trump è favorevole alle criptovalute, ma anche la famiglia Trump è coinvolta nel settore, con dei memecoin: il $Trump e il $Melania, token che si possono acquistare e scambiare, ma che non hanno alcun utilizzo pratico. Trump e i suoi figli gestiscono e promuovono anche una società chiamata World Liberty Financial, che ha una sua stablecoin e un'altra moneta che stanno per lanciare (e questo spiega perché desiderano che la Federal Reserve non occupi questi spazi). Quindi stanno guadagnando molti soldi dal settore che il presidente sta promuovendo.
Il punto centrale delle criptovalute non è proprio quello di essere una valuta decentralizzata? Non è fiat, non è controllata dal governo. Cosa significa che il prezzo continua a salire per effetto delle decisioni della Casa Bianca? Altro che anti-establishment, svincolate dalle autorità di regolamentazione e dai governi.
È uno strano equilibrio che evolve, per le società di criptovalute, man mano che la finanza tradizionale diventa più coinvolta e le criptovalute diventano più mainstream e le persone si sentono più a loro agio con esse.
Grecia nell’Olimpo
Un esempio di ripresa economica? La Grecia, solo dieci anni fa, era il paradigma del Paese in crisi permanente, sull'orlo dell'uscita dall'euro. Ora invece è uscito dal programma di salvataggio e sta addirittura superando la crescita di altri Paesi più ricchi.
A partire dal 2010 Atene ha dovuto firmare tre piani di salvataggio internazionali in otto anni per rimanere a galla. Nel 2015 è salito al potere un governo populista di sinistra radicale, con il giovane primo ministro Alexis Tsipras e l’istrionico ministro delle Finanze Varoufakis. Il loro piano era rifiutare il piano di salvataggio internazionale, con sei mesi di negoziati che non hanno portato a nulla. Ad un passo dalla catastrofe economica, Tsipras fece una capriola, e ha effettivamente firmato un terzo programma di salvataggio per la Grecia. Questo ha segnato l'inizio di una nuova era per la Grecia e, di fatto, ha gettato le basi per la ripresa.
Negli ultimi sei anni sono state attuate molte riforme importanti. Una di queste è stata la trasformazione digitale del settore pubblico, che ha comportato una forte riduzione della burocrazia. Un altro risultato importante è stato il progresso della Grecia nella lotta all'evasione fiscale e la pulizia del settore bancario. Le famose “riforme”.
E anche l’Europa è cresciuta insieme al recupero di Atene: quando la crisi ha colpito la Grecia, l'Eurozona era completamente impreparata. Non c'erano meccanismi, non c'era un fondo di salvataggio permanente. L'eredità dei salvataggi della Grecia ha sottolineato la necessità della solidarietà dell'UE e della creazione di un fondo di recupero molto grande. Se ci sarà una crisi futura, l'Eurozona sarà molto più preparata.
È ancora molto difficile investire in Grecia, specialmente per le aziende straniere. L'economia greca si basa principalmente su settori come il turismo e meno su servizi di produzione di beni di alto valore basati sull'innovazione. E nonostante la Grecia sia cresciuta, i salari, soprattutto nel settore privato, non sono cresciuti altrettanto. E con l'inflazione, più di un quarto della popolazione greca è a rischio di povertà o esclusione sociale. Quindi la gente continua ad avere difficoltà ad arrivare a fine mese.
Titoli di Stato Giapponesi
I rendimenti dei titoli di Stato giapponesi stanno salendo sempre di più. I titoli di Stato decennali del Paese, noti anche come JGB, hanno raggiunto questa settimana il livello più alto dalla crisi finanziaria del 2008. Gli investitori sono preoccupati per le elezioni di questa domenica e per le possibili ripercussioni sulla salute fiscale del Paese.
Il mercato obbligazionario giapponese è piuttosto volatile da diversi mesi, è diventato via via più chiaro che l'elettorato intende punire il partito liberale democratico al potere e il primo ministro Shigeru Ishiba. E il tumulto politico si sta riversando sul mercato dei titoli di Stato.
Molti degli acquirenti tradizionali di titoli di Stato giapponesi a lunghissimo termine, ovvero le compagnie di assicurazione sulla vita, ma anche le banche, hanno in qualche modo modificato la loro strategia, in linea con l'andamento demografico del Giappone. La popolazione sta invecchiando e diminuendo. A ciò si aggiunge il senso di instabilità nella politica giapponese, che si è tradotto in una serie di preoccupazioni di investimento sul mercato obbligazionario.
Il Partito Liberal Democratico potrebbe perdere seggi dopo essere stato al potere in un modo o nell'altro per circa 70 anni. Viene accusato di essere responsabile di una serie di problemi economici che il Giappone sta attraversando, primo fra tutti l'inflazione. Pertanto, uno degli aspetti che ha caratterizzato gli ultimi mesi e le ultime settimane è stata l'ascesa di partiti che in passato avremmo considerato estremisti, con idee piuttosto radicali.
E quello che sta succedendo è che la corrente principale della politica giapponese si sta adeguando alle richieste populiste di questi partiti marginali: promesse sempre più ambiziose in termini di spesa pubblica, che destabilizzano il mercato obbligazionario (il Giappone è già molto indebitato, con un debito/PIL in area 240%). Queste promesse di spesa molto ingenti stanno creando quello che alcuni stanno già definendo una sorta di momento Liz Truss per il Giappone, rievocando il momento in cui il primo ministro britannico Liz Truss ha mandato in tilt il mercato obbligazionario inglese.
Ciò che il Ministero delle Finanze sta cercando di fare è affrontare i problemi strutturali del mercato obbligazionari, riducendo l'emissione di titoli di Stato a lunghissimo termine, e alzando i tassi, facendo alzare i rendimenti dei titoli a più breve scadenza. L'idea è che ciò contribuirà a calmare il mercato e offrirà maggiori opzioni agli investitori.
Trade deal
Donald Trump dice di voler stringere accordi a destra e sinistra, ma nei fatti ne conclude pochi. Tuttavia con l'Indonesia sembra che gli Stati Uniti abbiano raggiunto un accordo commerciale: dazi del 19% sui prodotti indonesiani negli USA e dazi dello 0% sui prodotti americani in Indonesia
Inoltre Giacarta acquisterà energia dagli Stati Uniti e aerei dalla Boeing. La minaccia iniziale di Trump era un'imposta del 32%, se il Paese non avesse raggiunto un accordo.
Fatico a trovare parole per commentare con la consueta flemma.
Curiosità
Nel febbraio 2022, un soldato britannico ha accidentalmente divulgato un vasto database contenente dati personali sensibili di 25mila afghani che hanno collaborato con la Gran Bretagna in Afghanistan, esponendo le persone coinvolte e i loro familiari al rischio di omicidio, tortura, intimidazione o molestie da parte dei talebani.
Il governo inglese ha quindi deciso di mettere in atto un programma segreto di trasferimento di massa per gli afghani coinvolti, affinché potessero essere reinsediati in Gran Bretagna.
La portata e l'esistenza di questa via di immigrazione segreta, che è costata diversi miliardi di sterline, è stata resa nota solo questa settimana.
Finora, 4.500 persone sono già arrivate, e ulteriori 2.400 persone sono in arrivo.
Un buon weekend in musica, con i suoni eclettici e orientati all'acustica dei Pink Martini, che mixano audacemente jazz, swing, lounge e musica da film degli anni '40-'50. La cantante dei Pink Martini ha cantato in almeno dieci lingue diverse, tra cui inglese, spagnolo, italiano, francese, portoghese, greco, arabo e giapponese.
“Penso che sia importante essere cittadini del mondo piuttosto che cittadini di un determinato paese. Parte di questo significa studiare le lingue di altre persone”.
Sembrerebbe che dietro il GENIUS ACT ci sia l'intenzione di creare una specie di compratore privato di ultima istanza delle emissioni di titoli di stato americani, sulla base del funzionamento del gold standard. Diventerebbe una sorta di TREASURY STANDARD.
A differenza del vecchio sistema avremmo però una moltitudine di soggetti emittenti.
La lista di pro e contro per il sistema è corposa. Come al solito il rischio è la polarizzazione attorno all'argomento. Da sottolineare però che la normativa ha avuto l'appoggio di parte del partito democratico.